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Guardie Particolari Giurate
19 settembre 2011
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La Guardia Particolare Giurata è inquadrata giuridicamente come “Incaricato di Pubblico Servizio“, benché alcune
sentenze della Corte di Cassazione ne abbiamo evidenziato anche la qualità di “Agente di Polizia Giudiziaria” e di
“Pubblico Ufficiale”; ma solo quando, in determinate specifiche occasioni, chiamata a prestare soccorso ad altri Agenti o
Ufficiali di Pubblica sicurezza.
La Guardia Particolare Giurata è inquadrata giuridicamente come “Incaricato di Pubblico Servizio“, benché alcune
sentenze della Corte di Cassazione ne abbiamo evidenziato anche la qualità di “Agente di Polizia Giudiziaria” e di
“Pubblico Ufficiale”; ma solo quando, in determinate specifiche occasioni, chiamata a prestare soccorso ad altri Agenti o
Ufficiali di Pubblica sicurezza.
I poteri delle Guardia Particolare Giurata sono si rifanno ad un ordinamento del 1931. Da qualche anno si parla di una
imminente riforma del settore della vigilanza Privata, resa ormai necessaria dallo scenario attuale in cui le odierne
Guardie Giurate si trovano ad operare. Le Guardie Giurate possono stendere dei verbali in relazione al servizio cui sono
destinate; ma questi fanno fede in giudizio solo fino a fino a “Querela di Falso” come quelli della “Polizia Giudiziaria”.
Il “Porto di Pistola” di cui sono quasi sempre dotate le Guardie Giurate è per “Difesa Personale” con tassa governativa
ridotta; quindi dà diritto al porto, anche fuori servizio, in tutto il territorio nazionale, isole comprese, con le limitazioni
imposte dalla legge (non si può portare l’arma negli stadi, nei seggi elettorali, nelle pubbliche assemblee, riunioni
politiche, ecc.). Quello di Fucile rilasciato invece raramente e dalle Questure per chi effettua Trasporto Valori, consente il
Porto solo durante il servizio.
Alle Guardia Particolare Giurata che prestano servizio armato, quindi, vengono rilasciate due differenti “Autorizzazioni
di Polizia”, seppur collegate fra loro; questo perché in qualche luogo i regolameti delle Questure prevedono solo il
servizio disarmato, come nel caso del controllo negli aeroporti; in altri casi, lo stesso cliente dell’Istituto di Vigilanza
richiede guardie prive di pistola. Di conseguenza, anche se raramente, alcune Prefetture rilasciano il Decreto ma non il
Porto. Alle G.P.G. armate viene poi concesso dalla legge potere rispetto ai “Pubblici Ufficiali”: Esse, anche in servizio,
possono farne uso solo per legittima difesa (anche di terze persone); e gliene viene concesso l’uso legittimo come agli
Agenti e Ufficiali di Pubblica Sicurezza, per la repressione in flagranza di derminati delitti. Alle Guardie Particolari
Giurate e gli istituti di vigilanza dai quali esse per lo più dipendono, i titoli vengono rilasciati dalla Prefettura; il controllo
sull’operato viene poi espletato della Questura. Come anche del Questore è il regolamento provinciale sulle modalità del
servizio e le dotazioni.
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